Ricordiamoci che l’80% del sale che assumiamo deriva dal cibo che mangiamo. Per evitare di assumerne troppo è importante fare attenzione, oltre che al sale che aggiungiamo nella preparazione dei pasti, anche a quello contenuto naturalmente negli alimenti.
Il sodio è presente quasi ovunque ed è buona regola imparare a leggere le etichette nutrizionali: la quantità è riportata in milligrammi. È presente anche in alcuni additivi, tra i più diffusi abbiamo:
Altra fonte da non sottovalutare, soprattutto tra i più giovani e tra chi è abituato a mangiare fuori casa pasti veloci, è:
Quante volte si pensa di fare scelte giuste scegliendo del prosciutto crudo, una scatoletta di tonno, dei legumi in scatola o verdure sott'aceto? La verità è che non è così. Sono tutte, quasi sempre, ricche di sale e un uso frequente, anche se comodo e veloce, di questi alimenti, non è certo la scelta migliore.
Una maggiore accortezza nel limitare queste fonti, più o meno nascoste, contribuisce a regolarizzare la pressione arteriosa e di conseguenza a migliorare il drenaggio dei liquidi a carico del sistema linfatico. Il gonfiore generalizzato e l'aumento della ritenzione idrica, in particolare a carico delle gambe, sono spesso dovuti proprio ad un cattivo drenaggio, che così come per l'ipertensione, sono causati da un eccesso di sale introdotto con la dieta.
Il nostro palato può facilmente abituarsi al cibo meno salato.
Per diminuirne il consumo, basta seguire delle semplici regole:
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