Siete sicuri di essere in forma?

In Italia almeno sei milioni di persone sono grasse e non sanno di esserlo.

Non lo sanno perché la bilancia non dà adito a sospetti e la taglia dei vestiti non è over. Non lo sanno, perché il grasso non lo accumulano intorno alla vita, sulle braccia, sui glutei e sulle gambe. A volte hanno solo un po’ di “pancetta” e accumulano il grasso dove non si vede, tra gli organi interni della cavità addominale, intorno all'intestino, nel fegato e nelle arterie. Sono, cioè, “grassi dentro”.

Sebbene non abbiano alcun conflitto con lo specchio, queste persone potrebbero avere problemi ben più gravi: corrono un rischio maggiore di 4 o 5 volte di sviluppare il diabete rispetto alle altre persone normopeso, e una probabilità almeno doppia di essere colpiti da ictus o infarto. Esattamente, cioè, come le persone obese.

Di fatto esistono persone in forma che credono di essere sane e che invece sono metabolicamente obese – difficili tra l'altro anche da individuare per poter intervenire e ridurre i loro fattori di rischio – e poi ci sono persone obese ma perfettamente sane, perché metabolicamente magre. In base all'apparente contraddizione vi è la distribuzione del tessuto adiposo. Il grasso che si accumula internamente nella zona centrale del corpo, chiamato viscerale o addominale, non sempre si accompagna all'obesità, ma è tra i principali responsabili degli squilibri metabolici. Lo dimostra anche il fatto che a nulla serve, in termini di salute, ricorrere alla liposuzione nelle persone obese. Eliminare chirurgicamente il grasso “esterno”, detto sottocutaneo, non abbassa il rischio di malattie cardiovascolari e non migliora il profilo metabolico.

Per classificare una persona se normopeso o obesa e sulla cui base viene stimato il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari si ricorre spesso al famoso indice di massa corporea (IMC). Si calcola dividendo il peso (espresso in chilogrammi) per il quadrato dell'altezza (espressa in metri). In base al risultato ottenuto si è soliti dire che individui con valori di IMC compresi tra 20 e 25 hanno un peso nella norma, quelli con valori tra il 25 e il 30 sono in sovrappeso e quelli con valori superiori a 30 sono obesi. L’IMC non sempre è “fedele”, perché non riesce a distinguere il sovrappeso dovuto ad accumulo di grasso da quello dovuto all’ipertrofia muscolare.

In effetti, persone con forme del corpo completamente diverse possono avere un identico IMC.

Molto più utile sembra essere la misurazione della circonferenza vita, un altro dato che può aiutarci a stimare l'accumulo di grasso viscerale.

Quando preoccuparsi? Si ha un rischio “aumentato” quando la circonferenza vita, all’altezza dell’ombelico, supera gli 80 cm nelle donne e i 94 cm negli uomini. Il rischio è “molto aumentato” se le misure superano rispettivamente gli 88 e i 102 cm. Anche questo metodo non è infallibile, ma certamente è facile e veloce.

 

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