Gli alimenti per combattere lo stress

Mangiare è spesso un atto indipendente dallo stimolo della fame, che molte volte ha più a che fare con bisogni psicologici ed emotivi che con quelli dello stomaco.

Mangiare è uno dei piaceri della vita: normalmente optiamo per gli alimenti che gradiamo di più ed evitiamo ciò che non apprezziamo.

È stato dimostrato, infatti, che assumendo i nostri cibi preferiti produciamo endorfine, ovvero neurotrasmettitori, che migliorano l’umore:

  • la noradrenalina stimola l’assunzione del cibo;
  • la serotonina dà buonumore e sazietà;
  • la dopamina regola l’equilibrio tra soddisfazione e desiderio di cibo.

Gli alimenti ricchi di grassi aumentano la produzione di dopamina, quelli ricchi di zuccheri, invece, stimolano la produzione di serotonina. Non è importante però solo il cibo che scegliamo, ma anche il contesto in cui lo consumiamo: gustare l’alimento giusto, nel posto giusto, con persone di nostro gradimento, ci dà gioia e ci fa sentire bene.

Ogni piacere sensoriale, musica, sesso, cibo, stimola la produzione di neurotrasmettitori, che agendo sul cervello ci donano una sensazione di godimento. Attenzione però, esistono alimenti “buoni” per il cervello ed altri che, seppur trasmettendo una sensazione di piacere durante il loro consumo, alla lunga diventano dannosi:

  • Quelli ipercalorici, ad alto contenuto di grassi e zuccheri (hamburger, patatine fritte, brioche, dolci, ecc.), nel lungo periodo producono degli effetti negativi sulla neurochimica cerebrale, creando una dipendenza al loro consumo che può procurare vere e proprie “crisi di astinenza”;
  • Gli alimenti ricchi di zuccheri semplici (zucchero comune, dolci, bibite, ecc.), invece, provocano un veloce aumento della glicemia, attivando la risposta dell’insulina e procurando una sensazione di appetito;
  • Gli alimenti ricchi di grassi (formaggi, salumi, ecc.) oltre ad essere a parità di peso gli alimenti più calorici in assoluto, sembra che siano responsabili delle anomalie che mandano in tilt il sistema di produzione della leptina, un ormone che regola l’appetito ed invia il segnale di sazietà. Risulta infatti malfunzionante nei soggetti in sovrappeso.

Quando il rapporto tra cibo e corpo diventa conflittuale, e le scelte alimentari non vengono effettuate in base ai fabbisogni nutrizionali, ma in funzione della gola, le abitudini scorrette e il sintomo della fame si presentano sempre più frequentemente.

Dobbiamo, quindi, aiutarci con cibi che siano in grado di migliorare il nostro umore e di combattere una fame che non è solo fisica.

Tra gli alimenti buoni vi sono: la pasta integrale, le verdure, i legumi, la frutta secca a guscio, il pesce, lo yogurt, l’olio extravergine d’oliva. Il cioccolato nero e il vino rosso con moderazione.

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