Una persona grassa mangia e consuma eccessivamente: ciò significa che un bambino, ancor più di un adulto, è un “grasso” investimento sulle prospettive di vendita. Sfruttando la vulnerabilità psicosociale, biologica ed economica dell’acquirente, molte industrie alimentari spingono al consumo di cibi, oltre che poco sani, di scarso apporto nutrizionale: patatine fritte, dolciumi, snack, supercalorici, hot dog iperfarciti, cibi ricchi di sale e creme; insomma, il cosiddetto “Junk Food“ o cibo spazzatura è sotto accusa non solo perché dannoso per la salute, ma anche perché, oltre a regalarci chili in più, influisce negativamente sull’umore.
L’Italia si sta candidando a diventare un paese pieno di soggetti malati e obesi a causa di cattive abitudini alimentari e ad uno stile di vita scorretto. Gli italiani adulti obesi sono circa sei milioni, quelli in sovrappeso circa venti milioni; un bambino su tre è in sovrappeso, uno su dieci obeso.
Definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei principali problemi della salute pubblica del millennio, l’obesità è un problema sanitario, sociale ed economico. Per l’Occidente è la seconda causa di morte evitabile dopo il fumo. L’obesità è correlata a malattie di tipo cardiovascolare, ipertensione, diabete di tipo 2, ipertrigliceridemia, calcoli biliari, difficoltà respiratorie, osteoartrosi ecc. Per non parlare dello sviluppo dei tumori legato agli squilibri alimentari: circa il 30% di questi tumori è direttamente riconducibile ad una dieta quantitativamente e qualitativamente sbagliata. Una scelta attenta e ragionata degli alimenti che consumiamo, può diminuire il numero di questi tumori.
Ad essere sotto accusa non sono solo i contenuti nutrizionali (si tratta di alimenti ricchi di salse, grassi, zuccheri, sale, calorie e di principi nutritivi non sani) ma anche le “dimensioni e quantità”: esistono panini che superano le 1000 calorie e, molte volte, a questi panini si abbinano patatine ricoperte di salse o formaggio, bibite zuccherate e caloriche… l’esagerazione nell’esagerazione! Anche se tutto ciò fosse diviso tra due persone, le porzioni risulterebbero superiori a quelle consigliate nell’ambito di una corretta alimentazione. Gli imputati del Junk food sono quindi le quantità, gli zuccheri, i grassi e il sale.
Se non modifichiamo il nostro stile di vita, migliorando le abitudini alimentari ed esercitando un’attività fisica regolare, le conseguenze dell’obesità, oltre a compromettere gravemente la salute e la vita sociale di chi ne è affetto, faranno lievitare la spesa sanitaria del nostro paese e i costi sanitari italiani annui che, per l’obesità e malattie correlate, ammontano a circa 25 miliardi di euro.
Da un’alimentazione corretta ed equilibrata dipende il giusto accrescimento, l’efficienza lavorativa, la resistenza alle malattie, la qualità e durata della vita.
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